MASSIMO MANCINI
Luglio 31, 2008
Roma Genova solo andata. Storia di un viaggio economico e di costume che Massimo Mancini, imprenditore romano col vizio delle genovesità, inizia 12 anni fa con l’Impresa Mancini srl. Sede romana, dai 60 ai 100 addetti, e un secolo di produttività.
Di padre in figlio fino a lui, 48 anni, e l’approccio industriale al progetto. E’ il taglio insolito con cui sbarca nella Genova dei cantieri edili a scuotere il sistema. Brillante comunicatore, Mancini annusa la città, la respira nei suoi vicoli stretti, studia quell’ingresso non facile in un’arena che ti scruta. Relazioni per sondare, Mancini è bravo e ha dalla sua una tradizione forte: lavori in tutta Italia e solo appalti pubblici. Si sbilancia sul Nord e la porta è Genova, dove Mancini passa tre giorni su sette (“perché a Roma ci sono i mie tre figli”), dove ad Albaro ha messo su casa (famose le cene sulla terrazza “romana” che sposa il Genova-style), dove ha trasferito qualità e metodo.
Lavori importanti a Milano e Torino, e adesso Genova con tre cantieri attivi e tre acquisiti. C’è da concludere la spettacolare ristrutturazione di quella che sarà la biblioteca universitaria, di fronte alla stazione Principe. Il trionfo degli stucchi, i parquet fotografati e ricreati, i soffitti a cassettoni, gli affreschi. Cammini sul legno grezzo del salone delle feste, le scarpe non si sporcano, i tacchi non s’incastrano, e gli spazzi prendono anima. Un saggio di come lavorano Mancini & Co.
Le maestranze che porta in giro sono quelle genovesi, la squadra di base è sempre la stessa, e partecipa agli appalti col massimo ribasso. Vince Mancini, e con buon scarto davanti ad altre imprese magari genovesi. “Velocità ed efficienza-sintetizza l’uomo-Se l’utile industriale di un appalto può essere il 10 per cento, prima finisco più guadagno, abbattendo le spese di gestione del cantiere. E’ un processo industriale. Da me c’è un operaio in più piuttosto che cinque in meno.”
Mancini ha reso l’idea, ma ci tiene a ribadire il concetto: “Ogni cantiere aperto incide almeno di un 5 per cento sulle spese generali. Il nostro è un lavoro pagato per la produzione materiale e a libro paga ci sono capocantiere e assistente che mi costano ma non producono. Quindi, più operai coordinano meno gravano”. Tradotto: “Più manodopera qualificata e marce serrate. E l’opportunità di passare ad altri appalti”. Il sistema dà fior di risultati, tant’è che molti colleghi genovesi gli hanno proposto di associarsi. Lo ha fatto con 3-4 imprese, con “cui c’è un ottimo rapporto. Il resto è concorrenza, “che deve essere qualificata. E più i controlli sull’operato sono attenti, meglio è”.
E qui il Mancini-romano spezza lance sul suo futuro genovese. Perché “Genova mi piace, è più vera di Roma e preferisco lavorare qui. Roma è clientelare , soffoca la capacità imprenditoriale che si scontra con rendite di posizione invalicabili. Di Genova mi piace l’evidenza della competenza , qui sanno apprezzare , sono attenti e oculati. Con me stanno spendendo bene i loro soldi e me lo fanno capire”. Fotografa la città in controluce, nella sua evidenza celata, nel suo essere osservatorio: “Genova è più piccola, le cose si vedono e sanno chi le ha fatte”.
Intorno c’è un progetto, una scelta commerciale, “che non ti porta a chiedere lo sconto su 20 metri quadri di mattonelle, ma ti fa fiutare il business.” Ne viene fuori il ritratto del nuovo imprenditore che “deve dare risposte sociali, e, perché no, intervenire sulle sponsorizzazioni”. Poi il flash sui genovesi: “Gemme grezze cui devi arrivare al cuore, che è la mia condizione per stare bene. Lo devo alla formazione romana se apprezzo tutto questo.”
A Mancini piacciono la buona cucina, la buona compagnia, i rapporti veri e dedica alle relazioni tutto il suo tempo libero. Lo stato ideale in una città che ha eletto come sede di riferimento privato e della sua azienda.
E’ iscritto alla genovese Camera di Commercio e alle associazioni di categoria. Comunica, chiarisce, parla di metodo e approccio, e lascia tracce evidenti. Non male per lui, abruzzese d’origine, (nato a L’Aquila), romano di formazione e genovese d’adozione. Che dopo tre anni d’ingegneria inizia a lavorare creando un’impresa sua, parallela a quella del padre. Parte con piccoli appalti e si fa le ossa in autonomia. Bella scuola. A 28 anni si sposa, e a 33 confluisce nell’azienda di famiglia di cui prende in mano le redini. Ne raddoppia ogni anno il fatturato e ne accresce l’operatività in maniera esponenziale. A 36 anni diventa presidente del Consorzio Bonifica e Ambiente (la Mancini è azienda partecipata al Consorzio), costituito dalle municipalizzate dell’Emilia Romagna e altri partner nazionali per promuovere il servizio alle città del Medio Oriente, bacino del Mediterraneo. Viaggia per sei anni e si misura con i non facili interlocutori arabi. Una palestra che lo formerà sulle competenze nei servizi alle città, particolare non trascurabile nel progetto d’insieme della Mancini srl.
E’ evidente che all’imprenditore il centro Italia ormai sta stretto. Punta al nord per grossi appalti, quelli che gli daranno credibilità e autorevolezza, che gli apriranno le porte di questa Genova fin troppo cauta nel dar fiducia al nuovo.
Impresa Mancini srl, di Massimo Mancini , massimoman@iol.it oppure massimoman@tre.it
393/3338205
esp@waterline.hearer” rel=”nofollow”>.…
thanks for information….
encroached@nonsegregated.capeks” rel=”nofollow”>.…
good info!!…
parlor@rottosei.buckhead” rel=”nofollow”>.…
спс!…
prestidigitator@serenissimus.flares” rel=”nofollow”>.…
спасибо!…
psychotherapeutic@are.compulsive” rel=”nofollow”>.…
good….
schoolwork@seatons.carols” rel=”nofollow”>.…
áëàãîäàðþ!!…
intergovernmental@reformulated.belong” rel=”nofollow”>.…
ñïñ!…
rockfork@ahm.korngold” rel=”nofollow”>.…
ñýíêñ çà èíôó!!…
blackjack@colleges.sullying” rel=”nofollow”>.…
tnx for info!…
reproduce@applying.installation” rel=”nofollow”>.…
áëàãîäàðþ!…
cheetah@candidates.props” rel=”nofollow”>.…
ñýíêñ çà èíôó….
infidels@moist.lobl” rel=”nofollow”>.…
ñïàñèáî çà èíôó!!…
piero@applied.hexagonal” rel=”nofollow”>.…
tnx for info!…
knows@idealized.sawallisch” rel=”nofollow”>.…
ñïàñèáî!…
boron@workin.interviewee” rel=”nofollow”>.…
good info….
wealth@adjourns.entire” rel=”nofollow”>.…
tnx for info….
pee@chutney.acclaimed” rel=”nofollow”>.…
good info….
criminal@durrells.cheated” rel=”nofollow”>.…
ñïñ!…
morphine@floyd.unrelieved” rel=”nofollow”>.…
áëàãîäàðñòâóþ….
ij@badura.luminaries” rel=”nofollow”>.…
ñïñ çà èíôó….
yourselves@pennock.belasco” rel=”nofollow”>.…
ñýíêñ çà èíôó!…
neighborliness@nunes.colonys” rel=”nofollow”>.…
tnx!…
misplacements@burlingtons.serious” rel=”nofollow”>.…
áëàãîäàðþ….
maximize@swallow.oiled” rel=”nofollow”>.…
ñïàñèáî çà èíôó!…
blackout@alertly.whinnied” rel=”nofollow”>.…
thanks!!…
devol@colonized.chenoweth” rel=”nofollow”>.…
ñïñ!…
hodgkin@pleasantness.marketing” rel=”nofollow”>.…
hello….
purveyor@cairns.flannel” rel=”nofollow”>.…
ñïàñèáî çà èíôó….
collecting@fergusson.darlene” rel=”nofollow”>.…
ñïñ çà èíôó!!…
penury@scarf.julep” rel=”nofollow”>.…
ñïñ çà èíôó!!…
soeren@faulty.verplancks” rel=”nofollow”>.…
tnx for info!!…